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28 agosto 2015
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Il pavimento pelvico è un insieme di fasci muscolari che cinge in basso la pelvi, delimitando, insieme al diaframma respiratorio, lo spazio addominale: ha un suo tono di base in grado di tenere i visceri in sede, ma è anche capace di una contrazione che rafforza la continenza aumentando la pressione di chiusura dell’uretra , della vagina e del retto.
Solo nell’uomo, infatti, la forza di gravità e la pressione ( generata all’interno dell’addome per la stazione eretta e nell’occasione di uno sforzo) si esercitano sul pavimento pelvico.
Questa struttura nella donna circonda i tre orifizi (uretra, vagina e ano) ed è, quindi, anche un luogo che consente il passaggio verso l’esterno.
Esso si trova in una zona collegata a molteplici funzioni culturalmente considerate nascoste, intime e segrete come la minzione, la defecazione, la sessualità e la nascita. É l’area corporea in cui la donna legge ed osserva i cambiamenti che avvengono nella sua vita, diventando elementi importanti per la costruzione della sua identità femminile.
Durante la gestazione, inoltre, contiene e racchiude la gravidanza, finché nel momento del parto, si lascia distendere aprendosi e consentendo al bambino di nascere.
Possiede, quindi, una doppia funzione: quella di contenere e quella di lasciare andare.
Infine, il muscolo perineale è sede delle emozioni della donna legate al piacere e al benessere psicofisico, ma anche alle paure e alle esperienze vissute negativamente: possiede una memoria ed è in grado di raccontare la storia personale che ogni donna ha vissuto.
Ostetrica Silvia Mori
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